TERAMO – Tutti a piazza Santi Apostoli, a Roma, i sindaci e i presidenti delle quattro province abruzzesi con i gonfaloni e le fasce, accompagnati dai cittadini e rappresentanti della società civile. «Perché cerchiamo soluzioni a una crisi che rischia di attanagliare non solo Teramo, non solo l’Abruzzo ma un importante pezzo dell’Italia Centrale ponendo, di fatto, in una condizione di subalternità, un territorio che è stato per lunghi anni il cuore vivo dell’Appennino e un motore attivo per il Paese – ha detto in proposito il presidente Renzo Di Sabatino.
I sindaci teramani si sono ritrovati ancora una volta ieri pomeriggio per mettere a punto i dettagli conclusivi dell’organizzazione della manifestazione di domani a Roma e il primo cittadino del capoluogo, Maurizio Brucchi ha fornito una serie di informazioni per la logistica e la sicurezza del corteo. Le istituzioni teramane chiedono di incontrare i Presidenti di Camera e Senato, la relatrice della legge di conversione del cosiddetto Decreto Sisma e i capigruppo della Camera.
Si sta lavorando affinché una delegazione allargata composta da tutti i sindaci, il presidente della Provincia insieme a rappresentanti di Camera di commercio e sindacati possano incontrare i vertici parlamentari: ma se questo non fosse possibile, a consegnare le proposte di modifica al decreto sarà una delegazione di una decina di amministratori in rappresentanza di Teramo e dell’Abruzzo anche perché le adesioni “fuori provincia” sono tante a partire dalle Amministrazioni provinciali di Chieti e Pescara, fino a quella dell’Aquila che sarà presente con il suo gonfalone e con il consigliere provinciale Emilio Cipollone, in rappresentanza del presidente.
Al momento si conta una trentina di autobus: di questi 17 quelli organizzati dai Comuni, uno “istituzionale” organizzato dalla Provincia con la Camera di commercio, 5 quelli del Comune di Teramo, uno dell’Associazione costruttori edili (Ance), uno delle province di Chieti e Pescara, due dei sindacati confederali. Decine le organizzazioni che hanno ufficializzato la loro adesione, fra gli altri: Anci Abruzzo, l’Associazione delle piccole e medie imprese, Confindustria Teramo, Confesercenti, Cna, Confcommercio, Associazione Robin Hood, Arci, mentre l’Unione delle Province Italiane patrocina la manifestazione.
Fattiva e concreta l’adesione delle associazioni culturali chiamate a raccolta dalla Provincia: musica, parole, letteratura, immagini e danza saranno “sceneggiate” lungo il corteo e durante la manifestazione. Sarà a Roma anche l’attrice teramana Grazia Scuccimarra. Ognuno con il proprio timbro offrirà un contributo artistico e culturale: “Teramani’s Karma” la cover di Francesco Gabbani riadattata dal giornalista Antonio D’Amore dai musicisti Nicoletta Dale e Flavio Pistilli sarà una sorta di colonna del corteo; poi ci saranno le foto della terra ferita a comporre un grande “quadro” a cura di Teramo Nostra; i brani scelti dagli Amici della Delfico e recitati da Vincenzo Macedone di Spazio Tre; Interamnia Word Music con Danilo Di Paolonicola e altri musicisti reinterpreteranno i classici della musica popolare abruzzese mentre Eleonora Coccagna di Acs Abruzzo curerà delle “interferenze” insieme alle scuole di danza.
La partenza è prevista per le 8 da Piano d’Accio. Una volta a Roma – l’arrivo è previsto fra le 10 e le 11 – il corteo da Piazza Venezia si dirigerà a Piazza Santi Apostoli e da lì una parte (non più di 500 per ragioni di sicurezza) arriverà Montecitorio.